Giovedì 19 maggio abbiamo organizzato una serata speciale: è stata l’occasione per omaggiare il grande maestro Lucio Del Pezzo, che dopo alcuni decenni lascia il suo laboratorio nel nostro cortile.
Abbiamo il privilegio di trovarci in una delle zone più vivaci di Milano, con storie molto interessanti dal punto di vista artistico.
Alcune opere di Lucio Del Pezzo sono ora esposte presso il nostro Studio, vi racconteremo i dettagli in un prossimo post. Vediamo per il momento chi è Lucio Del Pezzo.
Tra i fondatori del Gruppo 58 di Napoli, d’impostazione neosurrealista e neodadaista, Del Pezzo ha collaborato alla rivista Documento Sud.
Le sue opere del periodo 1958-1960 propongono assemblaggi di vari oggetti, tra cui frammenti di stampe e immagini popolari.
Nel 1960 si trasferisce a Parigi dove abita nel vecchio studio di Max Ernst. Ottiene grande successo ed ampi consensi dal pubblico francese, tanto che nel 1965 è nominato membro nel comitato di selezione del Salon de la Jeune Peinture e al Salon de Mai.Nel 1966 ha una sala personale alla XXXIII Biennale di Venezia e l’anno dopo partecipa all’organizzazione della mostra De Metafisica nella Galleria Kruger a Ginevra dove espone con De Chirico, Carrà, Morandi, Sironi e Gnoli e l’anno successivo ha la sua prima personale a Parigi.
Lo Stato francese gli commissiona due grandi sculture all’aperto per un complesso di architetture scolastiche e nel 1970 il pittore inizia la collaborazione come progettista grafico con Olivetti e poi con Renault.
Nel 1973 realizza per il Centre Pompidou di Parigi un’opera, Il muro, che copre due lati della palizzata del cantiere di costruzione del Beaubourg.
Nel 1979 ritorna definitivamente in Italia stabilendosi a Milano dove espone allo Studio Marconi le opere del ciclo De Chirico, “Paraphrases”.
Insegna grafica e illustrazione come assistente alla scuola d’arte del Castello e tiene insieme ad altri artisti italiani una serie di incontri e di lezioni in alcune università e college in California.
Nel 1984 insegna pittura sperimentale alla nuova Accademia di Belle Arti a Milano e lavora al progetto di un film didattico sulla sua pratica artistica.
Del Pezzo è un artista poliedrico: si occupa anche di scenografia, realizzando nel 1990 quella per il balletto “Sogno di una notte di mezza estate” al teatro Valli a Reggio Emilia e nel Teatro Verdi a Parma.
Nel 1994 c’è la sua personale “Omaggio ad Andrea Mantegna”, nella Casa Mantegna a Mantova.
Nel 1998, su commissione dell’architetto Marco Zanuso, realizza una grande pittura per la sede milanese della casa di moda Gian Franco Ferré, mentre nel 2000 disegna per due stazioni della nuova metropolitana di Napoli quattro grandi rilievi ceramici ed una plastica in bronzo.
Sono parte del repertorio di Lucio Del Pezzo i “quadri” o “sculture”: si tratta di pannelli geometrici monocromi, sui quali sono inserite mensole o scavate concavità, che sostengono oggetti geometrici regolari (birilli, uova di legno, bocce, manichini) molto colorati. Nelle sue pitture-oggetto e nei suoi assemblage è sempre presente l’aspetto ludico.
Per il tono ironico e per l’utilizzo di oggetti d’uso quotidiano decontestualizzati, tali opere rimandano alla Pop Art, ma anche alla metafisica di De Chirico, Carrà e Morandi.