La sigaretta elettronica, o e-cig per utilizzare il termine inglese, è un dispositivo elettronico utilizzato per sostituire i tradizionali metodi di assunzione del tabacco e controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a una vera e propria affermazione della sigaretta elettronica come mezzo di convivialità e socializzazione, ritenuta da molti giovani indispensabile per essere considerati “cool” tra i coetanei.
Il motivo di questo “fraintendimento funzionale” della e-cig è da ricercarsi in parte nelle efficaci campagne di marketing delle aziende produttrici, che trovano nei social una cassa di risonanza davvero importante, e nella scarsa informazione che da sempre regna sull’argomento. Proviamo dunque a fare un po’ di chiarezza e a rispondere alle principali domande che tutti gli amanti dello “svapo” si fanno da tempo.
La sigaretta elettronica fa male?
Una cosa è certa, di sicuro non fa bene!
Trattandosi di un fenomeno relativamente nuovo, soprattutto in Italia, è ancora quasi impossibile avere un quadro chiaro delle conseguenze a lungo termine della sigaretta elettronica: ricordiamo che solo negli anni ’50 del novecento si iniziò a prendere coscienza dei pericoli associati al fumo tradizionale.
Quello che sappiamo è che, dati alla mano, le sigarette elettroniche presentano livelli di cromo, argento e piombo quattro volte superiori a quelle delle tradizionali sigarette; parliamo di metalli pesanti che possono provocare brancospasmo e tosse anche nel giro di pochi minuti. Non solo. Diversi studi hanno segnalato come il riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina presenti nel liquido possa produrre formaldeide e acetaldeide, sostanze considerate potenzialmente cancerogene.
Secondo alcuni ricercatori dell’Università del Kansas l’utilizzo di sigaretta elettronica potrebbe aumentare il rischio di incorrere in ictus e infarti. Per quanto non esista ancora una verità assoluta nell’argomento, sarebbe un errore imperdonabile derubricare i risultati di tale studio a semplici teorie allarmistiche. Partendo da un campione di oltre quattrocentomila cittadini americani, sessantaseimila dei quali utilizzatori di e-cig, gli studiosi statunitensi sono arrivati alla conclusione che la sigaretta elettronica aumenterebbe del 71% il rischio di avere un ictus, del 59% il rischio di un evento cardiaco acuto e del 40% quello di andare incontro a una malattia coronarica. Oltretutto, questo studio sfaterebbe il mito della sigaretta elettronica come mezzo ideale per smettere di fumare, in quanto è emerso nei soggetti fumatori un consumo doppio di sigarette normali associato alle e-cig.
La sigaretta elettronica può danneggiare la bocca e i denti?
Ecco un’altra domanda che da sempre viene associata allo svapo. Anche in questo caso, purtroppo, è ancora troppo presto per avere delle certezze assolute. L’Istituto nazionale di ricerca dentale e craniofacciale degli USA ha più volte sollevato la necessità di indagare sulla questione al fine di fare chiarezza una volta per tutte e migliorare la salvaguardia della salute. Per alcuni ricercatori, tra tutti citiamo quelli del Centro Universitario del Policlinico di Catania, l’assenza di combustione nelle e-cig garantirebbe standard di sicurezza, per denti e polmoni, sicuramente maggiori rispetto alle sigarette tradizionali.
La pensa diversamente, tuttavia, Fawad Javed, ricercatore dell’Istituto Eastman per la salute orale, il quale nel 2016 ha pubblicato i risultati di uno studio che sembrerebbe dimostrare la relazione tra il vapore inalato dalle e-cig, l’infiammazione delle cellule della bocca e relativi problemi a gengive e cavo orale.
Secondo questo studio, sarebbero gli aromi chimici i principali responsabili dei danni, tuttavia anche la nicotina gioca un ruolo determinante nel danneggiare la bocca di chi utilizza la sigaretta elettronica. L’inalazione di nicotina, infatti, inibirebbe sensibilmente la produzione di saliva aumentando il rischio di accumuli batterici, bocca secca e perdita dei denti.
Da quanto emerso possiamo solo dire che la sigaretta elettronica non dovrebbe essere mai utilizzata come semplice “accessorio di moda” e che anche nei casi in cui si voglia smettere di fumare, è fondamentale informarsi sui rischi e sugli effettivi benefici che questo strumento può apportare.