Se un tempo l’ortodonzia riguardava quasi esclusivamente bambini e adolescenti, oggigiorno un numero sempre più crescente di soggetti adulti va ricercando un trattamento ortodontico che sia allo stesso tempo funzionale ed estetico.
Invisalign rappresenta un’ottima e ormai consolidata alternativa al classico trattamento ortodontico con attacchi e fili metallici.
Nello specifico, si tratta di una metodica ortodontica che prevede l’utilizzo di una serie di mascherine trasparenti in materiale plastico trasparente che consente un allineamento graduale dei denti.
Le mascherine sono realizzate su misura per il singolo paziente e il loro numero totale varia in base alla malocclusione iniziale e alle caratteristiche di ogni singolo caso.
Devono essere indossate per circa 22 ore al giorno, rimuovendole quindi solo in corrispondenza dei pasti e durante le manovre di igiene orale quotidiana.
Normalmente ogni mascherina deve essere indossata dal paziente per 14 giorni consecutivi, anche se in specifici casi si può procedere con cambi più frequenti ogni 10 giorni.
Per consentire una buona predicibilità dei movimenti programmati, si rende spesso necessario posizionare degli appositi attachments, ovvero dei piccoli spessori in materiale composito (quello delle normali otturazioni) incollati sulla superficie vestibolare e/o linguale degli elementi dentali, che garantiscono inoltre un migliore fitting dell’allineatore.
Un trattamento con allineatori Invisalign presenta quindi diversi vantaggi:
- Estetica: le mascherine una volta indossate risultano praticamente invisibili e non alterano la fonetica del paziente
- Igiene: è ampiamente dimostrato come un trattamento con allineatori trasparenti consenta il mantenimento di un più elevato livello di igiene orale da parte del paziente rispetto ad un trattamento ortodontico convenzionale (Abbate et al., 2015; Lu et al., 2018). Il paziente, infatti, potrà continuare a lavarsi i denti e a passare il filo interdentale senza impedimenti meccanici. Inoltre, data l’assenza di brackets e fili metallici, vi sarà minor accumulo di placca con una migliore salute dento-parodontale nel tempo
- Comfort: un trattamento con allineatori Invisalign risulta meno fastidioso per il paziente confrontato con l’apparecchio fisso tradizionale (Cardoso et al., 2020). Inoltre, gli allineatori possono essere rimossi e puliti con grande facilità da parte del paziente
- Sicurezza: il più facile mantenimento di un adeguato livello di igiene orale sopracitato, comporta il principale vantaggio di un ridotto rischio di carie e infiammazioni gengivali. Inoltre, l’assenza di componenti metalliche che possono causare irritazioni e fastidi, riduce drasticamente il numero di urgenze ortodontiche, evitando al paziente di recarsi in studio al di fuori degli appuntamenti di controllo programmati.
E per quanto riguarda gli svantaggi?
- Un trattamento ortodontico con allineatori Invisalign richiede sicuramente impegno e diligenza da parte del paziente nell’indossare gli allineatori per circa 22 ore/die e nell’osservare le indicazioni fornite dell’ortodontista
- Nei primi giorni dal cambio dell’allineatore è possibile che si verifichi un leggero fastidio, dato dall’instaurarsi delle forze necessarie allo spostamento dentale (similmente a quanto si verifica con l’apparecchiatura fissa tradizionale in seguito ad una sua riattivazione)
- Al termine del trattamento è prevista una contenzione per consolidare la nuova posizione dei denti (solitamente mediante mascherine Vivera retainer e/o splintaggio di elementi dentali)
Bibliografia:
- Abbate GM, Caria MP, Montanari P, Mannu C, Orrù G, Caprioglio A, Levrini L. “Periodontal health in teenagers treated with removable aligners and fixed orthodontic appliances”, J Orofac Orthop, 2015 May; 76(3):240-50.
- Lu H, Tang H, Kang N. “Assessment of the periodontal health status in patients undergoing orthodontic treatment with fixed appliances and Invisalign system”, Medicine (Baltimore), 2018; 97(13): e0248.
- Cardoso P, Espinosa DG, Normando D. “Pain level between clear aligners and fixed appliances: a systematic review”, Prog Orthod, 2020; 21:3.